sabato 30 aprile 2011

Matrimoni

Ieri si è celebrato il matrimonio dell'anno, del decennio, del secolo ...di quello che volete... Il principe William si è sposato con Kate.
Ci sono due correnti di pensiero, chi ha profondamente odiato, disprezzato e sminuito l'evento e chi invece l'ha seguito con passione. Come al solito io stavo in mezzo... ho cercato immagini e video su internet perché mi andava di farlo, perché è come se fossimo cresciuti insieme avendo solo 1 anno di differenza, non l'ho fatto per gossip, per spettegolare come la maggior parte delle persone... 
Alla fine sono anche loro due ragazzi che si amano, e hanno diritto di vivere la loro vita, di vivere il loro amore,di sposarsi. Tra l'altro non deve essere per niente semplice sposarsi con gli occhi di tutto il mondo puntati, con invitati che probabilmente per te non contano nulla, sottostando a determinate regole che l'etichetta impone.
Certo hanno i loro benefici, ma buon per loro! Li invidio e non li critico o disprezzo per questo... 
William non ha certo scelto lui di nascere nella famiglia reale... ed evitiamo polemiche sul fatto che spendano soldi dei popolo ecc... noi non siamo inglesi, quindi davvero mi sembra ipocrito chi, da non cittadino inglese, si ponga questi problemi che non lo toccano economicamente... preoccupiamoci della nostra situazione economica!
Alla fatidica domanda "Ma tu un Principe lo sposeresti ?" io risponderei SI! 
Sarà che poi ho sempre adorato l'epoca delle principesse, ogni volta che entro in un castello/residenza/palazzo fantastico e immagino i pranzi, i balli a corte, le dame che si spostano da una stanza all'altra, passando attraverso quelle minuscole porte segrete con i vestiti pesanti, gonfi, che quando cammini fanno flush flush


Sarà che poi si sta avvicinando il mio 2° anniversario di nozze, e i matrimoni (anche se da invitata ho sempre pianto) mi sono sempre piaciuti 





sabato 16 aprile 2011

Paranoia e Paura

Devo smettere di farmi mille paranoie, mille domande, mille problemi ... 
Ci sono fasi-periodi della mia vita in cui ricado in questo circolo vizioso ... che non fa altro che rendermi la vita impossibile! la mia mente corre veloce e non trova pace neppure durante il sonno... quest'ultima settimana in particolare (anzi forse 2 settimane) sono state di fuoco per me... non dormivo granchè, era un continuo girarsi e rigirarsi, addormentarsi 10 minuti e risvegliarsi di colpo come se avessi dormito ore e ore, mangiavo perché dovevo senza assaporarne il gusto (neppure dei dolci che tanto amo) sensazione di nausea, leggera tachicardia e lacrime facili (come una stupida ho pianto in ufficio, davanti alle colleghe e al capo, e visto che non mi conoscono e non mi conosceranno mai bene, resterò nella loro mente come la fragile,insicura) 
Non so esattamente cosa siano le crisi di panico e di ansia (e non voglio leggere nulla a riguardo per non fregarmi da sola, meglio ignorare che conoscere e rischiare di farsi fregare dal proprio inconscio) ma non credo di esserci andata molto lontana...
E tutto questo perchè ?  per un lavoro, un lavoro nuovo, differente da quello che ho sempre fatto (lavoro da solo 6 anni!) un lavoro che ancora oggi ignoro dove mi porterà ... speriamo non si riveli un disastro epocale... ecco riparte la "tachicardia" la paura mi sta fregando di nuovo...
La paura del futuro, di non sapere quello che accadrà, di non riuscire a prendere una decisione ponderata, la paura di fare un immenso errore, irrimediabile... Il futuro mi fa Paura ! perchè non posso controllarlo...
L'idea di diventare vecchia mi terrorizza, e il saper di dover lavorare almeno altri 30-35 mi fa venire il vomito!
Perché gli altri sanno cosa vogliono fare da grandi, e io ancora no ? perché gli altri sono decisi, e io no ? Perché hanno sogni e obiettivi, e io no?
Perché io fantastico sempre tanto e mi invento e immagino le cose, che poi non è detto che siano così...
Perché continuo a girare come una trottola senza riuscire a trovare la mia strada ? vorrei fermarmi, ma forse io ho paura di fermarmi...
e forse ho anche paura dei problemi, e invece di affrontarli... scappo...
Non mi piace essere così
Non mi piace questo lato di me che ogni tanto riaffiora...
Vorrei avere la forza, la determinazione, il coraggio, l'entusiasmo, il menefreghismo e vivere la vita alla giornata

sabato 2 aprile 2011

Formicaio di pendolari

Una qualsiasi stazione di una grande città alle ore di punta:
C'è chi corre su e giù per le scale cercando di non perdere la coincidenza, in genere chi scende vince quasi sempre su chi sale, anche se in realtà molto dipende dalla direzione.
C'è chi con il trolley attira su di se tutte le possibili imprecazioni perché sta occupando un sacco di spazio vitale e ti fa perdere un sacco di tempo, perché è lento ed è difficile superarlo e allora non ti resta che sperare che non sia diretto nella tua stessa direzione e che il più presto possibile svolti da un'altra parte.
Il fiume di gente ti spinge, e non ti resta che farti trasportare dalla corrente sperando che la corrente non ti sia contraria, perché risalire un fiume umano di pendolari equivale a essere salmoni che risalgono la corrente cercando di evitare gli orsi. Arrivi ai tornelli della metrò e anche lì si cerca di essere veloci, se sei troppo lento a timbrare vieni classificato come incapace, per non parlare dell'ipotesi in cui si accende la luce rossa, sei lì e speri che non sia la tua luce rossa, sei lì e già in 1 secondo hai tutti gli occhi puntati su di te, poi magari hai soltanto messo la tessera al contrario, o quella mattina la macchinetta ha deciso di prendersi gioco di te, così come quando ti dice BUON VIAGGIO e mentre stai passando ti si chiudono le porte di vetro sulle braccia... ma non ti puoi fermare, la corrente non si ferma ! prosegui "dolorante" cercando di capire perché diamine si sono chiuse, perché proprio a te, sei stato troppo lento? troppo veloce? eri al di la del sensore mentre leggeva la tessera, o semplice oggi toccava a te! 
Se ti va bene, arrivi al binario quando la metrò sta arrivando e riesci a prenderla prima che la fiumana di gente dietro di te faccia in tempo a scendere, se ti va male la metrò è appena passata e ti tocca aspettare. Il problema non è aspettare 3 minuti, il problema è che nel frattempo arriverà la flotta e ti si prospetta un viaggio sardina! Un viaggio ove ti auguri di non incontrare persone che puzzano, persone con tosse o raffreddore (altrimenti già sai che il prossimo sei tu!) di non incontrare persone troppo grosse e soprattutto niente valigie ! quelle rubano lo spazio a 1-2 persone-sardine! Sì perché in questi casi il tuo spazio intimo (avevo letto che per misurarlo basterebbe disegnare con il braccio teso un cerchio intorno a se)  viene violato da un sacco di persone sconosciute, e che probabilmente non vedrai mai più nella tua vita.Anche se prendi la metrò alla stessa ora, fai i soliti orari , è difficilissimo incontrare nuovamente la stessa persona, ci sono troppe variabili : orario, carrozza, porta...
Torniamo a noi, arriva la metrò vedi le persone intente a leggere il giornale, a parlare, ad ascoltare la musica, che in automatico, senza neppure pensarci e rendersi conto si stanno avvicinando sempre più alla famosa linea gialla
Riesci a salire
Riesci a salire, fiuù evviva... tiri un sospiro di sollievo, l'ultimo perché fino all'arrivo ti tocca trattenere il fiato... scendi ... e pensi :
a) se stai andando a lavoro => che bel modo di iniziare la giornata...
b) se stai tornando a casa => e anche oggi è andata !


Non contenti di tutto ciò, proviamo ogni tanto ad aggiungere anche uno Sciopero!
Tutto si moltiplica all'ennesima potenza, si complica ancora di più, perché tutti cercheranno di uscire in tempo per non restare bloccati. Nelle stazioni regnerà il silenzio, strano a dirsi però è così, ti rendi conto che non passano treni, gli altoparlanti non fanno altro che ripetere treno soppresso e tu sei lì, con il fiato sospeso, un attimo di silenzio generale (come se il mondo si fermasse improvvisamente) sperando che il treno soppresso non sia il tuo! Non ti accorgi che nel frattempo la gente sui marciapiedi continua ad aumentare sempre di più, sempre di più... come della formiche in un formicaio...